Le ore italiche

ORE ITALICHE E ORE ITALICHE DA CAMPANILE
Il sistema di misurazione del tempo dell’orologio solare verticale della Torretta è in Ore Italiche da Campanile.

La misurazione del tempo in Ore Italiche dette “Normali” o “Solari”, ebbe vita essenzialmente nella nostra penisola a partire dal Duecento, sino alla fine del Seicento.
Il termine del giorno coincideva con il Tramonto: al calare delle tenebre tutto si fermava per ripartire la mattina seguente con la luce. E dunque, nel momento del Tramonto, si fece coincidere le ore 24, termine della luce diurna, e quindi termine della giornata lavorativa in un mondo che non disponeva della luce elettrica. Poiché il momento del tramonto varia nel corso dell’anno conoscendo l’Ora e sottraendola dalle 24, si sapeva esattamente di quante ore si disponeva ancora per lavorare, e quindi quanto restava per finire il giorno.
Mezz’ora dopo il Tramonto, ovvero all’Imbrunire, le campane delle chiese battevano l’Angelus, così nel Settecento si diffuse in tutta Italia un “aggiustamento orario”: si decise di portare le ore 24 non più al tramonto, ma al crepuscolo, così da avere un solo suono capace di concludere in maniera inequivocabile il giorno, in perfetta linea col suono delle campane delle chiese. Questo nuovo stile si chiamò “Ore Italiche da Campanile” ed ebbe vita fino al 1796, anno in cui venne introdotta l’Ora Oltramontana.

ORA OLTRAMONTANA o FRANCESE

L’ Ora Oltramontana perché usata “al di là delle Alpi”, corrisponde quasi in tutto a quella utilizzata oggi.
I suoi capisaldi sono: il Mezzodì per sincronizzare le macchine per mezzo degli Orologi Solari, e la Mezzanotte, quale conclusione del vecchio giorno e l’inizio del nuovo; per questo motivo i quadranti degli Orologi Meccanici recano 12 ore, distinguendo se antimeridiane o postmeridiane.

A sinistra Orologio Solare ad Ore Italiche, a destra ad Ore Francesi, entrambi posti sulla parete Sud del campanile di San Giovanni in Persiceto (BO). Restauro ricostruttivo di G. Paltrinieri.